Mi ha insegnato a vivere, mi ha trasmesso i suoi valori, il senso del dovere, la passione per il lavoro, mi ha tenuta per mano sino a quando ho saputo camminare da sola, mi ha indirizzato sul sentiero retto e buono della vita. Per questo ho voluto che il suo ricordo si radicasse nel mio impegno a realizzare un Fondo per sostenere la formazione dei ragazzi che vogliono apprendere con competenza il mestiere di meccanico, che vogliono diventare artigiani capaci di svolgere una mansione attingendo al patrimonio della sapienza del fare. Forte dei suoi legami con il mondo della meccanica, il Fondo Vasco Ferrante è impegnato sia nell’insegnamento delle arti artigiane, sia nel sostegno economico necessario agli aspiranti artigiani nei loro primi mesi di lavoro presso importanti aziende automobilistiche del territorio lombardo. Dal 2013 ad oggi ha sostenuto il tirocinio di diversi ragazzi – provenienti in particolare dalla Motorsport Technical School – permettendo dunque ai giovani di talento di avvicinarsi al mondo del lavoro e di trasformare la loro passione in una professione.
Quando mio padre parlava dei suoi inizi, raccontava sempre questo minuscolo episodio:
Sono un bravo meccanico, sono pieno di entusiasmo e so che potrò migliorare sempre perché ci metto passione. Non lavoro per lavorare e basta, perché è la condizione umana, piuttosto per realizzare al meglio ciò che mi viene chiesto. Forse tutto è cominciato da quel camion di latta. Ero bambino e quel giorno c’era una fiera: tanta gente, tante bancarelle, quasi impossibile muoversi. Davo la mano a mio padre quando lo vidi. Un piccolo camion rosso che pareva aspettasse me. Come mi piaceva! Avrei voluto che mio padre me lo comperasse, già immaginavo i giochi. Ma mio padre neppure se ne avvide, di quel piccolo camion e del mio desiderio, io lo chiesi a voce bassa senza insistenza, lui mi disse un solo no, probabilmente non ascoltò neppure il piccolo capriccio.
Ma il camion mi rimase negli occhi e quella notte lo sognai. Fu proprio un camion la mia prima riparazione, non appena seppi destreggiarmi bene nel mestiere.
Giovanna Ferrante